Friday, September 29, 2006

Ho troppo sonno...

...già a quest'ora!
Che brutta cosa, che vita spenta.

Adesso scivolo nel letto e, senza neppure aprire un libro, crollo e caracollo.
Ronf.
Come un gatto, mi arrotolo, mi accucciolo, sbadiglio.
Ronf.
Come un micio, chiudo gli occhi.
E mi arronfo.
Ronf. Purr.

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Wednesday, September 27, 2006

Primo scaffale della schifosa libreria Ikea temporaneamente in sala

Due libri da restituire in biblioteca.
Il "Grande libro della cucina d'oggi" di Elena Spagnol, edizione del 1982.

La trilogia DVD di Back to the future e disco supplementare di extra.
Le prime quattro stagioni complete dei Flinstones in DVD.
Le prime due stagioni complete di Scrubs in DVD.

Un doppio CD di un live degli Erasure comprato su internet (http://liveherenow.co.uk/).

Tutto Bozzetto (o quasi) su 4 DVD.

La trilogia DVD di Amici Miei, regalo di un amico caro.

Le prime due stagioni complete di Colombo in DVD.
La prima stagione di Law & Order in DVD comprata su internet (http://www.sendit.com/).
Libro e DVD sulla vita di Ugo Tognazzi "La Supercazzola".

Triplo CD bootleg dei Pink Floyd in cofanetto di seta rossa numerato (copia numero 2335, Aulica De Luxe 9330.23).

Tanto basta per arrivare stanco alla mezzanotte.
Morfeo mi attende. Prezioso.

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Tutto Bozzetto (o quasi)

Credo l'acquisto risalga a mesi fa presso Saturn in Viale Certosa.

Trattasi di 4 DVD in un cofanetto.

West and Soda
VIP, mio fratello superuomo
Allegro ma non troppo
I corti di Bruno Bozzetto

O te, lettrice, cui la cosa interessa, siine a conoscenza.

A chi invece non interessa, sti cazzi. Tutto staccato.

Tutto qui, nulla più.

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Sono stato accusato...

...di avere perduto il mio sarcasmo per una sardonica zavorra di macabro odio.

Può anche essere vero.
Come può anche essere che da un momento con l'altro io esploda in qualche parodia, in qualche racconto, nella recensione di un vecchio disco, nella celebrazione di una minuzia. Può essere.

Si cambia. A volte velocemente. A volte lentamente. A volte mai. A volte quotidianamente. A volte solo nei giorni previsti.
A volte il cambiamento è solo l'apparire inaspettato del proprio essere, libero dalle maschere che ogni giorno siamo costretti a vestire.

Diciamo che è dal vivo che si apprezza il meglio di me e dei miei cambiamenti e dei miei umori. Per iscritto è più facile che esca un ponderato odio verso il mondo. Sì. Amen.

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Indulto, scarcerata Silvia Baraldini.

Gli USA vogliono discuterne.

Discutiamo prima di Ustica, del Cermis, del rapimento di Giuliana Sgrena e della morte di Calipari. Poi, e solo poi, discuteremo di Silvia Baraldini.

Stronzi.

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Monday, September 25, 2006

Compleanno

Tra pochi giorni è il compleanno del mio capo.

Dai, dai... che non arrivi a 40 anni...

Spe, ultima dea.

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Sunday, September 24, 2006

Cos'è un blog?

Cos'è un blog? Voglia di far partecipe una parte di mondo delle proprie ubbie? Uno sfogo cristallino alla vita quotidiana inutile? La condivisione di quel tanto che si odia e quel poco che si ama, del proprio mutevole pensiero? Cosa può interessare a chi non mi conosce quello che io scrivo se non partendo dall'idea di base che sono io che scrivo, nella mia magica e folle maniera, seduto in sella al mio mini pony? E' la pazzia che divaga, senza neppure dover cercare rifugio in alcool o droghe? O è una necessità onanista di comunicare senza un contatto, nel mentre che il mio odio verso il mondo esplode in tutta la sua forza? O tutto ciò è solo un semplice eccesso di bile e di veleno che ha bisogno di uscire e rimanere fissato nel tempo?

Non so.

Ma non mi interessa neppure più di tanto.

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

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Telecom, Orwell, 1984 e La fattoria degli animali

Sì. Mentre ero in Sudafrica ho seguito mollemente la vicenda.
Adesso sono tornato e mi informo un po' meglio.

E scopro che le intercettazioni illegali del Big Brother Telecom devono essere
    distrutte,
    cestinate,
    fatte sparire,
    bruciate,
    eliminate
in qualsiasi maniera, legale od illegale.

Perché in fondo non c'è più alcun distinguo tra ciò che è legale e ciò che non lo è.

Perché la putrida carogna della politica italiana ha sentito il proprio odore.

Perché tutti i maiali hanno suinamente grugnito all'idea che qualcuno possa rivelare
    le tresche,
    gli amori illeciti,
    le unioni omosessuali di qualche personaggio di destra,
    le passioni sadomaso di qualche personaggio di sinistra,
    le voglie transessuali, gli amanti cattolici del pissing e dello scat,
    la passione per la cocaina,
    le serate di gala alltogethernow magnamagna a casa della giornalista che fa quelle feste di compleanno mirabolanti,
    le bustarelle,
    i pouf ripieni,
    i controsoffitti farciti,
    gli accordi e i disaccordi,
    la mafia che non esiste,
    le sconosciute estremità dei ballerini ieratici...


Fate schifo e lo sapete. Quotidianamente tradite i vostri elettori e ve ne fregate. Ma l'unica cosa di cui avete paura è il circo mediatico che vi dona la vita e vi offre la morte.

Cretini, folli. Siete ancora peggio di quanto pensiate.
Rileggetevi Machiavelli. Rileggetevi anche Gelli, se volete.

Perché avete educato il popolino, rinscemito dalla telebasura, a credere che tutto ciò sia democrazia.
Al massimo, trattasi di d3m0kr4z14.
Non certo l'originale.

E non ricordate neppure più che:
    anche se vi trovano in coma da cocktail di droghe nel letto di un travestito,
    anche se vi filmano mentre lo spacciatore vi porta la cocaina in ufficio,
    anche se fate le corna durante le foto di gruppo con i politici europei più importanti,
    anche date del nazista ad un tedesco per evitare di rispondere alle sue domande,
    anche se siete saliti al potere per 25,000 voti e la prima cosa che fate è un indulto per i nemici,
    anche se con questo indulto avete fatto uscire le iene peggiori dalle gabbie che si meritavano,
    anche se avete difeso gli amici del quartierino, quelli delle conserve e quelli del lattaio,
    anche se non avete difeso chi ha perso i soldi di una vita investendoli colà per ignoranza,
    anche se dite che gli immigrati devono essere accolti e poi date i centri d'accoglienza alla mafia, ignorate il manovalato e difendete il lavoro nero
    anche se siete leghisti ma apprezzate che ci siano più forestali in calabria che in lombardia,
    anche se lodate la sanità italiana ma alla prima minchiata correte in clinica in Isvizzera,
    anche se vi pitturate il cranio di nero per far finta di avere ancora i capelli,
    anche se avete i tacchi fuori e dentro la scarpa,
    anche se avete fatto un lifting a 70 anni per sembrare più giovani degli avversari...
domani tutto è già passato remoto e dimenticato. Tutto. Purtroppo.

Ma non per me.
Carogne.

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Thursday, September 21, 2006

Stanchezza a Cape Town

Sì, sono stanco.

Stanco di essere qui, stanco di lavorare, stanco di questa vita.
Stanco di parlare di affari solo con Afrikaans.
Stanco di vedere i neri fare solo mestieri del cazzo.
Stanco di avere i piedi caldi.
Stanco di dovermi svegliare domattina prima delle 4am per fare il check-out e prendere il taxi alle 430am e ritrovarmi in aeroporto alle 5am a fare la fila.
Stanco al pensiero di dover passare 12 ore filate su un cazzo di aereo, stretto stretto.
Stanco di dover aspettare un altro aereo per tornare a casa.
Stanco di sperare che tutto sia in orario.

Stanco di tante cose di cui ormai ho perso il conto.

Voglio una vita diversa, voglio dei sogni diversi, voglio tornare a casa la sera sorridendo.
L'erba voglio.

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Risveglio a Cape Town II

...e sono ancora le 730am e sto ancora urlando.

Sì, va bene, avrò mangiato bene ieri sera ma dovunque si mangia bene: anche a casa mia.

Sì, lo so, c'erano i gamberoni, la bistecca, la birra (4 boccali da 1/2 litro...) ma ci sono anche a casa mia.

Sì, il mio collega sudafricano è stato simpatico ma ho amici simpatici anche a casa mia.

Non c'era casa mia. Ecco. Voglio tornare a casa.

Domani. Domani è vicino e domani è lontano...

Si inizierà così: sveglia alle 400am e poi taxi per l'aeroporto e poi biglietti in bocca e valigia in mano e poi check-in in coda e poi vaffanculo all'aeroporto, alle code e a tutti quanti e poi inizio imbarco alle 600am e partenza alle 700am e tanto si sarà in ritardo per poi arrivare a Francoforte 12 ore dopo... che vita di merda, sì.

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Wednesday, September 20, 2006

Risveglio a Cape Town

...e sono le 730am e già sto urlando.

Perché qui non volevo venire, perché non me ne frega nulla di tutti voi, perché mi chiama il grande capo del posto e vuole che io vada a Johannesburg il giorno della mia partenza, perché ho sulle spalle tante ore di volo ed il doppio di viaggio con valigia in mano e biglietti in bocca, perché ne ho altrettante venerdì per ritornare, sempre che mi facciano tornare e non mi metta a litigare ancora con quel cretino del gran capo che ora starà telefonando in Italia dicendo quanto io sia poco simpatico, perché c'è già uno che mi sta aspettando nella hall... che vita di merda.

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