Tuesday, October 10, 2006

Tazze...




...certo: ecco qualche fotografia delle mie splendide tazze!

Labels: ,

5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

bellllleeee...
quelle coi gatti mi piacciono da pazzi, quelle black&white non le trovo affatto kitsch...
mah... per me il kitsch è un'altra cosa.
Perchè non mi togli la soddisfazione di leggerti qualcosa di Osho? Anch'io avevo pregiudizi, ma mi sono dovuta ricredere... e se mi conosci un pochino sai anche che non sono fanatica di certe minchiate.
Ma Osho è un'altra cosa.
Accetterò commenti caustici solo dopo che l'avrai letto.
Ecco.
Ciccacicca.

8:27 PM  
Blogger Alessandro said...

Le tazze con i gatti sono 6.
Tutte diverse con gatti diversi.

Per il resto, fuffa.

9:54 PM  
Anonymous Anonymous said...

fuffa?
ah, ok.
se questi sono i commenti ai commenti...
forse meglio non commentare.

7:56 PM  
Blogger Alessandro said...

Proprio ciò di cui avevo bisogno... un po' di acidità nel mio blog non credevo mancasse...

Sai cosa penso di tutto ciò che è irrazionale a partire dal simpatico papa che pensa che cantare la messa in latino sia la soluzione a tutti i suoi problemi [omo]sessuali recessi a chi crede che in fondo all'India si possa trovare la verità assoluta.

La verità non è né in te, né fuori di te. Ci possono essere cose che ti fanno stare bene in un particolare momento della vita e non in altri oppure anche in tutti.

Ma io - in me - non ci crederò mai. As simple as that.

8:04 AM  
Anonymous Anonymous said...

Non è così, Alessandro.
E allo stesso tempo è proprio così, ma non nel mondo in cui tu lo intendi.
Le cose possono farti stare bene o male a seconda del tuo atteggiamento, e basta.
E il problema non è che tu, in te, non crederai mai.
Il problema è l'esatto contrario.
Tu, in te, credi troppo.
Se mettessi un po' a tacere l'enorme ego che ti ritrovi, se la smettessi di cercare di alimentarlo con l'approvazione e l'attenzione altrui, se smettessi di fare cose per compiacere gli altri, se smettessi di sentirti il centro del mondo, allora, forse, avresti una qualche probabilità di stare meglio. Te ne devi sbattere i coglioni, Alessandro, e tu non lo fai. Se lo facessi, non sentiresti più di essere inadeguato, e, alla fine, è questo che ti fa star male.
E non vedresti acidità dove non c'è.
Questo è ciò che penso io, e tu, anche di questo, devi sbattertene i coglioni.
:)

8:15 PM  

Post a Comment

<< Home