Saturday, April 14, 2007

Vergogna 3

Wow... vale proprio la pena di analizzare quest'articolo...

ESTERI È classificato sotto Esteri e non Cultura, per fortuna...

Presentato Gesu' di Nazaret , il libro di Benedetto XVI
"Non è un atto magisteriale ma una mia libera ricerca storica"
Il Papa ai lettori: "Liberi di contraddirmi"
La fatica letteraria del professor Ratzinger
In dieci capitoli la storia della vita di Gesù. Rinviata l'infanzia
"Gesù è ebreo ma è andato oltre l'ebraismo"

Il nuovo libro di Ratzinger
ROMA - Correggetemi, se volete. Assomiglia a Wojtyla quando appena nominato Pontefice disse: "Se sbaglio mi corigerete" , l'affermazione di Benedetto XVI contenuta nella prefazione del suo libro che uscirà il 16 aprile, giorno del suo ottantesimo compleanno, e che è stato presentato oggi a Roma: "Siete liberi di contraddirmi". Il libro s'intitola Gesù di Nazaret, che, precisa il Pontefice, si scrive senza acca.

"Questo libro non è in alcun modo un atto magisteriale ma è unicamente l'espressione della mia ricerca personale del volto di Cristo" si legge nella premessa. "Perciò ognuno è libero di contraddirmi. Chiedo solo alle lettrici e ai lettori quell'anticipo di simpatia senza il quale non c'è alcuna comprensione".

Benedetto XVI lo ha sempre detto: il volume potrà essere discusso liberamente da chiunque "perché non vincola all'infallibilità pontificia, non trattandosi di un testo inserito nel Magistero Papale nè in atti ufficiali del Mandato Petrino".


Ovvero, lasciami capire... lo scrive un papa, i giornali e le televisioni ne parlano perché lo scrive un papa (degli scritti del cardinale Ratzinger non è mai sbattuto meno di una minchia fritta a nessun giornale italiano) però NON lo scrive un papa così puoi dire tutto e l'opposto di tutto perché puoi sia sbagliarti (raro) sia essere frainteso (più semplice, vedi l'opzione Nano Ridens).
Molto interessante. Poco serio.

Il libro - Il Papa ha dedicato alla stesura del libro "tutti i momenti liberi" fino al settembre 2006, data in cui ha completato le bozze. Si tratta di un volume diviso in 10 capitoli dedicati alla figura umana di Gesù, dal battesimo fino alla trasfigurazione. La parte relativa all'infanzia è stata "rimandata" dal Pontefice alla seconda parte del libro di cui però non è ancora nota la data di uscita.

Mai. Altrimenti dovrà anche raccontarci come è nato il primo bambino da fecondazione eterologa, da genitori non sposati che, anzi!, hanno subito deciso di non copulare mai e difatti non gli hanno mai regalato un fratellino o una sorellina...

Per ora, il Papa teologo ha preferito quindi concentrarsi sull'attività "pubblica" di Cristo. Il libro, soprattutto, pur affrontando tutte le questioni più spinose, a cominciare dalla stesura dei Vangeli, archivia tutte le immagini fantasiose su Gesù di cui pullula la letteratura degli ultimi anni.

"Gesù non è mito ma storia" - Tutta la storia del Dio che muore e che risorge "è accaduta realmente". "Gesù non è un mito, è un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella storia". E' uno dei passaggi più delicati e importanti del libro di Benedetto XVI. "Possiamo visitare i luoghi e seguire le vie che Egli ha percorso - scrive Ratzinger nella sezione dedicata alle Grandi immagini del Vangelo di Giovanni -. Possiamo, per il tramite dei testimoni, udire le sue parole. Egli è morto ed è risorto".

Il vangelo di Giovanni - Parlando della questione giovannea, cioè di chi sia effettivamente l'autore del Vangelo di Giovanni, Benedetto XVI sostiene che "il quarto Vangelo poggia su conoscenze straordinariamente precise dei luoghi e dei tempi, e pertanto può solo essere opera di qualcuno che aveva grande familiarità con la Palestina dei tempi di Gesù". "Il testo - prosegue - ci guida verso la figura di Giovanni di Zebedeo, ma non procede esplicitamente a questa identificazione". E se L'Apocalisse "nomina espressamente Giovanni come suo autore", "rimane aperta la domanda se l'autore sia il medesimo".
Ratzinger ricorda che "dai tempi di Ireneo di Lione (morto nel 202 circa), la tradizione della Chiesa riconosce all'unanimità Giovanni di Zebedeo come il discepolo prediletto e l'autore del Vangelo". Tuttavia "in epoca moderna sono sorti dubbi sempre più forti riguardo a questa identificazione".

"Allo stato attuale della ricerca - aggiunge - è senz'altro possibile scorgere in Giovanni di Zebedeo quel testimone che difende solennemente la sua testimonianza oculare", ma "la complessità nella redazione del testo solleva tuttavia ulteriori domande". Benedetto XVI afferma che "dietro il testo vi è, ultimamente, un testimone oculare, e anche la redazione concreta è avvenuta nella vivace cerchia dei suoi discepoli e con l'apporto determinante di un discepolo a lui familiare".

"La vera pretesa del Vangelo - spiega - è quella di aver trasmesso correttamente il contenuto dei discorsi, l'autotestimonianza di Gesù nei grandi confronti svoltisi a Gerusalemme, affinchè il lettore incontri davvero i contenuti decisivi di questo messaggio e in esso l'autentica figura di Gesù".

"Gesù dà la vita" - E' uno dei concetti-chiave dell'insegnamento di Benedetto XVI: "Questa è la grande promessa di Gesù: dare la vita in abbondanza". E tramite questo Gesù dà all'uomo "l'unica cosa di cui ha bisogno".

Il Papa ne parla a partire dalle "grandi immagini" del Vangelo di Giovanni (l'acqua, la vite e il vino, il pane, il pastore), da cui nel libro Ratzinger fa discendere la sua interpretazione del mistero dell'Eucaristia. "Gesù - spiega - promette di mostrare alle pecore il 'pascolo', ciò di cui vivono, di condurle davvero alle sorgenti della vita".

Ampia e profonda la visione teologica in cui il Pontefice dispiega la sua esegesi degli episodi evangelici, dalla simbologia dell'acqua al miracolo di Cana passando del pane.

"La nuova bontà di Dio non è acqua zuccherata"- Il cristianesimo non è buonismo e non è una morale. E anche se oblio di Dio e mito del successo hanno trasformato la "giusta laicità" in un profano laicismo, la ricerca della verità di Dio resta un "segnavia" per la ragione dell'uomo. La verita di Dio va cercata "nella comunione con Gesù".


E qui iniziano a ruotarmi le ballette... La NUOVA bontà di Dio? ne esistono di varie e differenti? ma che dio è? beh... la NUOVA bontà di Dio non è acqua zuccherata? Ma non si era detto "Porgi l'altra guancia?" Io ricordo Gesù così, lo ricordo quando dice "Date a Cesare quel che è di Cesare" e lo ricordo quando dice "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Non ha bontà differenziate come i cassonetti o valide per un periodo storico ma non per l'altro. E la sua "bontà" è a prescindere. Quindi, caro finto Papa, come di recente vedo che cerchi di fare, fai presa sulla paura dei tuoi seguaci parlando di oblio di Dio e di profano laicismo cercando di interpretare le scritture come se fossero la legge della Sharia. Tutto ciò è infausto. E poco cattolico.

"Gesù è ebreo ma è andato oltre il giudaismo" - Pur essendo stato "un vero israelita", Gesù "è andato oltre il giudaismo". Questa distinzione ricorre più volte nel libro testo, dove Ratzinger si inserisce esplicitamente nel dibattito tra Cristo e il rabbino di cui parla Jacob Neusner in A Rabbi talk with Jesus.

E così tagliamo un po' le balle a questi giudei che tanto stavano simpatici al papa precedente ma che a me stanno così sul culo "con kvei cappelli neri una kvelle treccine strane...".

"Dio non è madre" - Lo scrive Benedetto XVI: "Nonostante le grandi metafore dell'amore materno, madre non e' un titolo di Dio, non e' un appellativo con cui rivolgersi a Dio''. Il papa si pone la domanda se ''Dio non è anche madre'' visto che ''il paragone dell'amore di Dio con l'amore di una madre esiste'' e appare già nell'antico Testamento e nella tradizione ebraica. Ma aggiunge subito il papa ''resta per noi normativo il linguaggio della preghiera di tutta la Bibbia'' dove ''l'immagine del padre era ed è adatta a esprimere l'alterità tra Creatore e creatura, la sovranità del suo atto creativo''.

Terminiamo alla grande... Dio non è madre.
Quindi, ragazze, tornatevene al vostro posto: in cucina.

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Saturday, March 10, 2007

Persi in un buon libro

di Jasper Fforde.

Mi porse la mano.
"La sconvolgerebbe, se non gliela stringessi?" gli domandai.
"Beh, sì" rispose, cercando di mostrarsi affabile.
"Molto bene".


C'è sempre qualcosa da imparare.

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Saturday, February 03, 2007

Letture interessanti...

No... non sono rimasto fermo senza più leggere alcunché, anzi...

In primis mi sono goduto Oceano Mare di Baricco. Bello, piacevole, interessante. Grazie agli amici che me lo hanno regalato.

In secundis mi sono riletto tutti i libri di Leslie Charteris che ho in Francese.



E la cosa mi ha dato molta gioia, devo ammettere...

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Friday, January 12, 2007

Contro Ratzinger

Contro Ratzinger [Anonimo], ISBN editore.

Finalmente un libro di approfondimento veramente bello.
Sensato, difficile, importante, colto, erudito, storico, giornalistico, filosofico, razionale, caustico.

Un anonimo (bene qui latuit, bene vixit) di cultura elevata ci racconta del vecchio e del nuovo papa con parole vive e vibranti argomenti seri e nascosti ai più da un giornalismo piacione e compiacente. Vero è che il libro non è per tutti: si fa leggere con calma e digerire con ancora più calma.

Interessante, pungente, mai noioso: se l'avessi letto nel 2006 l'avrei detto il migliore letto nell'anno. Pur così, lo reputo già uno dei libri migliori che io possa leggere in quest'anno che sta arrivando.

Noto in rete che è già uscito il secondo tomo del pamphlet (Contro Ratzinger 2.0): sicuramente ne andrò alla ricerca.

Per 10 miserabili euri è da comprare senza indugi e tenere in camera.

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Tuesday, December 12, 2006

Un attimo, sono nuda

Un attimo, sono nuda di Roberta Corradin, con la collaborazione di Luciana Littizzetto.

L'ho preso in biblioteca d'istinto, senza leggere chi l'avesse scritto.
Adesso, in prima pagina, in grosso si legge solo il nome della Littizzetto.
Che classe, l'editore: come se scrivere la presentazione volesse dire scrivere il libro...

Quando poi ho scoperto che tal Roberta Corradin scrive su Il Giornale... beh... che pelle d'oca, gente...

L'ho scelto perché in quarta di copertina si legge:
(Lei e l'amico gay)
Lui: "Posso entrare?"
Lei: "Un attimo, sono nuda"
Lui: "Tanto non mi eccito"
Lei: "Appunto. Ci resto male"


Illeggibile. Ignobile. Inguardabile.
Non si dovrebbe poter chiamare libro una schifezza simile.
Trattasi di insulto alla lettura.

Da non comprare.
Da usare per accendere il camino in caso vi fosse regalato. In questo caso, occorre anche togliere il saluto a chi ve lo regala. E nel caso non aveste un camino ma un gatto, utile sotto la sabbietta.

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Wednesday, December 06, 2006

Jack & Jill

Jack & Jill di James Patterson.

Un altro giallo di Alex Cross.
Un altro caso in cui il protagonista è il presidente degli stati uniti...
Comunque piacevole, non scontato.

Da leggere, per sollazzo...

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Sunday, December 03, 2006

Le ali della sfinge

Le ali della sfinge di Andrea Camilleri.

Bello. Come tutti i libri del Commissario Montalbano, d'altronde.
Da leggere tutto in una notte. Perché interrompere la lettura è il vero crimine...

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Sunday, November 19, 2006

It's not luck

It's not luck di Eliyahu M. Goldratt.

Dovessi solo criticare il libro, non avrei dubbi.

Il libro è scritto da una persona che non sa scrivere (tal Eliyahu M. Goldratt), impaginato in PDF e tradotto da persone che non sanno né impaginare né tradurre (il frontespizio cita MST - Methods for System Thinking). Per amore di polemica, noto che tra i loro clienti più noti trovansi il "Centro Ricerche Fiat" - saranno loro i progettisti della nuova Croma? - e la Casa di cura per anziani Villa Sorriso. Non male come curriculum. Ora ci sarà anche l'azienda per cui lavoro io. Chapeau.

La lettura eviscera un sentimento di noia indescrivibile attraverso una trama che avvince quanto l'idea di essere lapidato in pubblico colpito da torte ripiene di merda.

La trama - sconvolgente - racconta di un mega-iper-fanta-super-ultra General Manager che tutti amano per la sua intelligenza, sagacia, bontà, sicurezza ed altri venti tipi diversi di pregi ma soprattutto per la sua capacità di analisi delle situazioni e dei conflitti. Oh!, quanti di questi meravigliosi personaggi ho conosciuto in vita! Il primo Amministratore delegato che ho conosciuto era un alcoolizzato che non sapeva abbinare camicia e pantalone (quale cravatta?). Un buon 99% degli alti dirigenti che ho conosciuto, poi, non era apprezzato neppure dalla propria famiglia e - in balia di un problema - avrebbe squartato il cuore della persona più amata pur di scaricarlo (e con esso l'eventuale responsabilità di colpa) su chiunque altro.

Costui, sottoposto alla necessità di vendere tre aziende di cui è responsabile, in poche settimane riesce a decuplicarne valore, fatturato e redditività (tutto insieme! che bello!) per tramite di una semplice analisi dei processi. Inoltre aiuta anche la figlia nella relazione con la propria migliore amica e con il fidanzato e permette al figlio di trovare un business meraviglioso per fare soldi in abbondanza.

Non risponde però alla mia domanda pressante: enorme testa di minchia fritta, se le tue splendide aziende (che hai salvato nel primo libro della trilogia: oh, yeah!) erano in una situazione tale che - con semplici ragionamenti, senza abbassare i prezzi, senza innovare alcunché, senza spendere soldi - avrebbero potuto decuplicare i propri introiti, perché, genio della teoria dei conflitti!, non te ne sei reso conto prima e non hai messo in pratica tutto questo ragionamento prima che ti obbligassero di venderle? e perché, genio del management, le aziende concorrenti - dopo aver visto la tua "offerta mafiosa" funzionare - non dovrebbero copiarla e riportare il tutto alle quote di mercato precedenti?
Ma forse sono stupido io a pormi domande così complesse. Adesso vado a chiamare i TdG e mi faccio spiegare da loro come "vivere in un mondo molto molto più migliore".

A memoria mi sfugge una lettura più inutile, ridicola, insulsa.


La cosa più simpatica, però, è che la mia società sta organizzando dei corsi - e li paga bene, immagino - per sensibilizzare il nuovo management di secondo livello (che è cambiato rispetto alla settimana prima, a proposito...) e già si vedono i primi risultati: personaggi dalla lingua felpata che parlano di "nuvole da evaporare", di "iniezioni" e di "teoria dei conflitti" pur senza ricordarci che hanno bisogno del GPS per tornare a casa la sera.


Mi sono spesso chiesto chi telefona ai vari maghi in televisione, chi chiama Vanna Marchi per avere le alghe dimagranti (una la conosco: è una mia ex che ora è dirigente in Rinascente...), chi si fa predire il futuro dalla lettura dei nei sulla schiena. Persone malate, probabilmente. Questo mi dicevo.

Poi ho conosciuto un dirigente d'azienda che pensava che tutti - dai clienti ai fornitori ai dipendenti - cercassero di fregarlo e che cercava in tutti i modi di fregare tutti quanti. Il risultato era che tutti capivano i suoi movimenti e, pur non essendo partiti con quest'idea precisa nella mente, cercavano sempre di metterglielo in culo sorridendo. E lui: zero. Non capiva. Il vuoto. Anzi: nel caso, interpretava la realtà all'opposto. Incredibile. Ma vero.

Ecco qui una medesima situazione. Una società di barbagianni, capaci di vendere non solo fumo ma anche fumo fritto piuttosto che focalizzarsi su prodotti seri (che hanno, si badi!) che si lascia sviare dallo specchietto luminoso di altri barbagianni che vendono fumo fritto profumato di fumo fritto e senza neppure avere un prodotto serio! Incredibile. Ma vero.

Adesso però mi chiedo... se la catena alimentare è questa: come posso farmi barbagianni e vendere a questi ultimi barbagianni del fumo così trasparente che non si vede e non se ne sente neppure l'odore? Ci devo pensare. Mi sembrerà forse incredibile. Ma, visti i precedenti, neppure più di tanto.

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Saturday, November 18, 2006

Memorie di un cuoco d'astronave

Memorie di un cuoco d'astronave
di Massimo Mongai

Un libro che vince l'Urania Award potrebbe essere, per uno che non ama la fantascienza, una noia mortale.

Invece è un libro divertente, piacevole, intrigante, appassionante.
Che sia un libro di fantascienza è fatto marginale.

Sicuramente consigliato, così come probabilmente consiglierei di conoscere dal vivo Massimo Mongai, se ce ne fosse la possibilità...

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Sunday, November 12, 2006

Boy & Girl

Boy2girl di Terence Blacker

D'accordo che è per ragazzi... ma non l'avrei voluto leggere neppure se fossi stato un tredicenne... veramente orribile e perfino tradotto male...

Mai più, Terence.

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Saturday, November 11, 2006

Il cacciatore di aquiloni

The kite runner

"Il primo grande romanzo epico afgano"

Forse meno bello di quanto si sente dire.

In ogni caso: appassionante, disegna a tratti vividi la vita e la storia di luoghi che possiamo solo immaginare dalle sbiadite immagini che ci arrivano distorte.

Sicuramente piacevole. Da leggere.

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Sunday, November 05, 2006

Elianto

Elianto, di Stefano Benni.

Piacevole, onirico, fantastico, divertente, sensa un vero senso.

Perché fosse nel mia biblioteca? Non so dare una risposta.
Perché mi sembra non lo avessi mai letto? Neppure qui so dare una risposta.

So che mi ha divertito, nel senso più latino del termine.
Leggetelo pure, divertirà anche voi.

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Monday, October 30, 2006

La danza del tempo

The new policeman

Si legge in una serata calma: piacevole e lieve fiaba, per essere un romanzo per ragazzi. Lo consiglierei? Non per forza, ma se vi capita tra le mani lasciatevi cullare senza troppi scrupoli dall'atmosfera Old Irish. Male non fa.

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Sunday, October 29, 2006

Io e Marley

Marley and me

Merita di essere letto. Sì.

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